Aperta al Palazzo Reale di Milano la mostra “MIMMO ROTELLA: Dècollages
e retro d’affiches”. L’esposizione, fortemente voluta dalla moglie
dell’artista, Inna, e dalla figlia Asya, è dedicata ai primi anni di produzione di Mimmo Rotella,
l’artista italiano divenuto famoso anche al grande pubblico per i suoi
manifesti strappati, ovvero i “dècollages e retro d’affiches” che danno il
titolo alla mostra.
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Inna e Asya Rotella |
Il curatore, Germano
Celant, in collaborazione con Antonella Soldaini e il contributo della
Fondazione Mimmo Rotella e del Mimmo Rotella Institute, ci presenta 150 opere
dell’artista, scomparso nel 2006, che ripercorrono le sue prime sperimentazioni
fino alla presenza dell’artista alla XXXII Biennale di Venezia del 1964. Mimmo
Rotella è stato un importante punto di riferimento culturale per la città di
Milano particolarmente in quegli anni, i sessanta e settanta, dove maggiore era
vivo il fermento artistico innovativo e rivoluzionario.
Questo fermento è
quanto mai vivo nelle opere di Rotella dove la sua sperimentazione lo porta a
modulare i poster in ogni modo, dalle lacerazioni ai decollages su tela grezza,
la materializzazione e dematerializzazione della carta delle colle e dei
supporti in una ricerca non fine a se stessa, ma volta a esteriorizzare quella
innovativa forma d’arte.
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Germano Celant |
La mostra, che
rimarrà aperta fina al 31 agosto 2014, si articola in un vero e proprio viaggio
nella storia dell’Italia culturale di quegli anni, fino a trovare un contesto
più europeo e statunitense.