venerdì 17 ottobre 2014

FOTOGRAFIA ETICA

Nome un po' pretenzioso per questo Festival fotografico che si svolge nella città di Lodi il 17/19 e 24/26 ottobre, giunto alla quinta edizione, su realizzazione del Gruppo Fotografico Progetto Immagine che hanno avuto il merito di creare un Festival internazionale con un cartellone di mostre ed eventi di tutto rispetto. Un nome pretenzioso, dicevo, ed effettivamente il programma della manifestazione è dedicato a temi e soggetti a sfondo sociale dove lo spettatore è guidato ad approfondire, tramite le immagini, temi scottanti che, anche se si svolgono lontani da noi, ci richiamano ad una riflessione su ciò che ci circonda.
Uno di questi temi, purtroppo sempre attuale, è "La violenza sulle donne". Su questo tema la fotografa lappone Meeri Koutaniemi, attraverso la mostra "TAKEN", illustra con drammatiche immagini in bianconero come viene ancora praticata la mutilazione dei genitali femminili in tenera età in riti tribali come quelli della tribù dei Masai in Kenia.


 Di un'altra violenza, più psicologica che fisica, ci parlano le immagini di Laerke Posselt che con il titolo "BEAUTIFUL CHILD" indaga il mondo dei concorsi di bellezza per bambini. Un fenomeno che ha un ritorno di popolarità, particolarmente negli Stati Uniti.

 Non poteva mancare, sul tema della violenza sulle donne, uno sguardo sul complicato mondo islamico e saudita, in particolare, dove la contraddizione tra modernità e tradizione di costumi e religione è più evidente. Tema svolto da Olivia Arthur in "JEDDAH DIARY".
Il basket femminile, uno sport che per noi occidentali è una pratica più che normale, in paesi come quelli islamici è particolarmente osteggiato, anche perché sport "Americano". Suweys è una ragazza di 19 anni, è il capitano della squadra somala di basket femminile e, insieme alle sue compagne, sfidando le imposizioni islamiche, sono costrette ad allenarsi protette e nascoste da muri pieni di spari, nelle rovine della fallita città di Mogadishu. Il fotografo Jan Grarup ci rivela questo disagio con le immagini della mostra "I JUST WANT TO DUNK".
Chiude la serie su questo tema la mostra "IN/VISIBLE" della fotografa Ann-Christine Woehrl che indaga la violenza perpetrata alle donne aggredite e sfigurate con l'acido.
  "LACRIME DI COCCODRILLO", invece, è l'indagine fotografica di Emanuele Satolli, sull'uso della "Krokodil", una droga fatta in casa, altamente tossica.
Temi forti ed importanti quindi, trattati anche da altri bravi fotografi in rassegna che qui solo cito:
Krisanne Johnson, Marc Asnin, Sandro Maddalena, Daniele Volpe, Giulio Di Meo,Simone Cerio.

Uno spazio è dedicato ai vincitori  del Report Award 2014, Premio Italiano di Fotogiornalismo, Majid Saeedi, Oriol Segon Torra e Gwenn Dubourthoumieu. 
Presenti con appositi progetti le ONG Emergency, ARCS, Oxfam, l'Africa Chiama, Amici di Serena e MLFM.
Gli spazi espositivi occupano sedi prestigiose nella città di Lodi e sono organizzate visite guidate, incontri con gli autori, conferenze e seminari.
Per il programma dettagliato Vi rimando al sito http://festivaldellafotografiaetica.it/it/


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